Artrosi del polso

Dott. A. Megaro, Specialista in Ortopedia e Traumatologia

La artrosi del polso può comparire a distanza di una trauma, in occasione del quale era avvenuta la lesione di uno o più legamenti del carpo (soprattutto del legamento Scafo-Lunato) o la frattura dell’osso scafoide.

Può essere conseguente ad esiti di fratture complesse del polso con danno della cartilagine articolare. Oppure a lesioni legamentose o soffererenza vascolare di alcune ossa del carpo derivate dall’utilizzo continuo di strumenti da lavoro pesanti e vibranti (da parte di carrozzieri e lavoratori con martello pneumatico).

A distanza dal trauma, talvolta dopo anni senza o con poco dolore, tali lesioni determinano una alterazione dei rapporti anatomici tra le diverse ossa del carpo e quindi l’instaurarsi dell’artrosi di alcune parti o di tutto il carpo stesso.

Il paziente avverte dolore e limitazione progressiva del movimento del polso (rigidità articolare). Talvolta è un nuovo trauma sulla mano, anche banale, a far comparire una sintomatologia dolorosa persistente, fino ad allora assente o saltuaria.

Trattamento

Il trattamento chirurgico della artrosi diventa necessario quando il dolore non regredisce con riposo o con trattamento fisioterapico.

In alcuni casi la chirurgia ha anche uno scopo preventivo e serve ad evitare la progressione della artrosi da alcune ossa a tutto il carpo. Vengono attuate diverse soluzione chirigiche, a seconda della causa e dello stadio radiografico della artrosi. Se la artrosi interessa solo la prima fila delle ossa del carpo ( Scafoide, Semilunare e Piramidale) può essere eseguito un intervento di asportazione chirurgica di tale filiera o una fusione parziale delle ossa del carpo, lasciando in sede l’osso semilunare: “Artrodesi dei 4 angoli”.

Tali interventi risolvono gran parte della sintomatologia dolorosa e mantengono in genere il movimento necessario all’utilizzo del polso (movimento in genere limitato già prima dell’intervento a causa dalla artrosi).

Il trattamento post-operatorio prevede la immobilizzazione in apparecchio gessato per circa 30 giorni ed astensione dalle attività manuali pesanti per almeno 4 mesi.

In caso invece di artrosi che ormai interessa tutto il carpo viene eseguito un intervento di salvataggio: la “Artrodesi totale della radio-carpica”, che elimina il movimento di flesso-estensione del polso ma restituisce forza in assenza di dolore all’utilizzo della mano.

In presenza di artrosi diffusa del carpo con dolore ma movimento ancora conservato, può essere eseguito un intervento di ” Denervazione selettiva del polso” durante il quale, attraverso 4 piccole incisioni chirurgiche, vengono interrotti i rami dei nervi periferici che trasmettono la sensibilità dolorifica alle articolazioni del polso, lasciando indenni i rami per la sensibilità della cute della mano.

Tale intervento elimina la componente dolorosa della malattia, non riduce la articolarità del polso e richiede pochi giorni di immobilizzazione post-operatoria.

Non blocca la evoluzione della artrosi, ma non impedisce di eseguire in un tempo successivo un intervento ortopedico tradizionale sul carpo.

Artrosi parziale del polso

Artrodesi parziale di polso con placca (Artrodesi dei 4 angoli)