Malattia – Morbo di Dupuytren

Dott. A. Megaro, Specialista in Ortopedia e Traumatologia

Il Morbo di Dupuytren è una malattia benigna caratterizzata da un ispessimento della aponeurosi palmare, una fascia normalmente presente al di sotto del piano cutaneo nel palmo della mano.

Nelle prime fasi della malattia il paziente apprezza un aumento della consistenza della cute, in forma di noduli o “corde” longitudinali che vanno dal palmo dalla mano verso le dita, spesso bilateralmente. Nella famiglia del paziente affetto da Dupuytren possono esserci casi analoghi ( familiarità), ma non è riconosciuta una trasmissione genetica della malattia.

La malattia ha caratteristiche di benignità assoluta, non determina dolore ne’ disturbi della circolazione delle dita della mano.

Il progredire del quadro clinico della malattia può però determinare una progressiva flessione delle dita della mano ( più spesso il III, IV e V dito) a causa della retrazione del piano sottocutaneo in forma di corda.

Morbo di Dupuytren del IV e V dito

In questo caso, la flessione non correggibile delle dita può risultare fastidiosa e si pone la indicazione chirurgica di asportazione delle corde e dei noduli.

Il trattamento chirurgico del Morbo di Dupuytren viene di solito eseguito in anestesia maggiore (plessica o generale) e consiste nella rimozione del tessuto patologico ispessito e retratto ( aponeurectomia parziale), nel rispetto dei tendini flessori e dei fasci vascolo-nervosi del palmo della mano e delle dita. L’intervento viene eseguito attraverso incisioni a zig-zag sul palmo della mano e delle dita che lasciano in genere cicatrici poco visibili.

Il ricovero ospedaliero è di 2 giorni e la immobilizzazione della mano viene di solito rimossa dopo 15 giorni, in concomitanza con la desutura. Il trattamento chirurgico non deve essere eseguito in fase precoce ne’ durante la fase evolutiva della malattia, per evitare una maggiore probabilità di recidiva delle corde e dei noduli in tempi brevi.

Un indice pratico utilizzato per porre la indicazione alla chirurgica è la impossibilità del paziente a mantenere la mano completamente piatta sulla superficie piana di un tavolo.

Il trattamente chirurgico del Dupuytren non dovrebbe essere eseguito neanche in fase troppo avanzata, quandi la flessione eccessiva e prolungata delle dita richiede interventi più complessi, con plastiche cutanee e artrolisi della articolazioni in anchilosi, e con possibilità di non completa correzione della deformità.

Anche se l’intervento viene eseguito con la corretta tempistica esistono, anche dopo molti anni, alcune possibilità di recidiva della malattia anche se in genere in forma meno grave.

TERAPIA MANIPOLATIVA PREVIO TRATTAMENTO INFILTRATIVO CON COLLAGENASI

Rappresenta una recente proposta di terapia della malattia di Dupuytren con trattamento minimamente invasivo, che viene eseguito in anestesia locale, senza degenza ospedaliera e senza chirurgia.

La Collagenasi di Clostridium Hystoliticum è un farmaco che, se iniettato nella corda di Dupuytren, è in grado di provocarne la lisi enzimatica e quindi la rottura della corda stessa. Questa procedura ha delle limitazioni di applicazione, infatti la Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ne ha codificato in modo dettagliato le indicazioni, le modalita’ di applicazione ed i controlli clinici post-trattamento.

Ottemperando a queste disposizioni la regione Lombardia ha identificato e autorizzato alla applicazione di tale procedura, un numero limitato di Aziende Sanitarie con particolare competenza in Chirurgia della Mano, tra cui gli Spedali Civili di Brescia presso la Unità semplice di Chirurgia della Mano della II Traumatologia (per visita ambulatoriale tel 030 224466).

Il trattamento si svolge in due momenti consecutivi:
Primo giorno:
Si procede alla iniezione con siringa del farmaco in punti scelti della corda. La mano viene quindi bendata ed il paziente torna al proprio domicilio.

Giorno successivo: in anestesia locale si procede alla rottura manuale della corda tramite manipolazione in estensione delle dita. Si pone un cerotto medicato ed il paziente viene dimesso con un tutore di immobilizzazione in estensione del dito trattato, da tenere 2 settimane.